Nel 2007, conclusosi lo studio denominato "Future" con successo, sarà disponibile il vaccino contro i quatto ceppi del Papilloma Virus, garantendo una copertura del 70% circa delle forme di infezione riconducibili al cancro della cervice uterina.
Lo studio alla base di questa scoperta, è stato condotto in tutto il mondo su 25000 donne tra i 16 ed i 26 anni. In Italia sono stati coinvolit: la II Facoltà di Medicina di Roma La Sapienza, Ospedale S. Andrea, il Dipartimento di Malattie Infettive Ospedali Riuniti di Brescia, l'Istituto Regina Elena di Roma, il Dipartimento Materno Infantile dell'Università di Palermo e l'Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Fino ad oggi l'unica possibilità nei confronti dell'infezione da Hpv era data solo dallo screening e dal trattamento della malattia con tecniche che potevano curare i sintomi ma non risolvere il problema dell'infezione alla radice, infatti l'infezione una volta contratta come malattia sessualmente trasmessa può rimanere silente anche per molti anni prima di manifestarsi nuovamente.
Questo determina continui controlli per la donna ed un costo sociale non indifferente, senza contare l'impatto psicologico che la consapevolezza del problema ha sulla donna: la possibilità di vaccinare le bambine prima del primo rapporto sessuale è una concreta opportunità rispetto alla malattia, senza contare che nei Paesi in sviluppo consentirebbe di prevenire la morte per cancro della cervice uterina. * Direttivo Associazione Ginecologi Universitari Italiani (Agui)
